Come dice un proverbio molto in voga nei pub inglesi che in realtà mi sono appena inventato: non mi ricordo bene cosa sia successo ma, a giudicare dalle ginocchia di mio figlio, direi che ieri sera ci siamo divertiti molto.
Una cosa bella successa oggi. Mi é arrivato per posta il libro di Murat Cinar "Undici storie di resistenza - Undici anni della Turchia" per il quale avevo partecipato ad un crowdfunding dando tremilalire quarant'anni fa e che avevo completamente rimosso. Apro la prima pagina e trovo questo, vorrei ringraziarlo personalmente ma 'sto cornutaccio ha solo il profilo tw.
Eppure è una pagina che promette scintille. Colgo l'occasione di questa cavolata per suggerire la lettura di *Chernobyl: a stalkers' guide* di Darmon Richter, un libro sorprendente e di disastrosa attualità.
Tradizione pasquale abruzzese non cruenta ma cmq non vegana
Con mia nonna facevo "la pupa e il cavallo", sti cosi con l'uovo nella panza che lievitando in forno diventano deformi vanificando ogni velleità estetica nelle decorazioni. Le tette mia nonna le faceva esattamente così come in foto. Ho pensato che mio figlio doveva vederle.
Roma è uno sport completo. Toh piove. Prendi lo zaino da montagna col telo da pioggia, mettici dentro il figlio, portalo al nido. Al ritorno schiva le vecchie “oh che carino ghirighirighiri” ma che carino porcodio non lo vedi che lo zaino è vuoto. Poggia lo zaino, indossa lo scafandro sali sulla bici, pedala sotto la pioggia (che è un piacere) ma sopra le macchine che oggi o così o non passavi. Largo Preneste allagata. Leva lo scafandro, tuffati, 100 m stile libero attento ai pescecani e ai motorini. Arrivato in ufficio. Per fortuna ho 8 ore di relax prima di rifare il giro. Ps. 4.926 passi, 12.423 mannaggia.
Ed ecco sempre io domattina, che per non sbagliare dormirò 50 ore di meno... Le lancette andavano un'ora avanti o una indietro porcodio? #oralegale
martire della cultura punk di Montesilvano