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@zeppe A Roma, ma credo in tutta Europa (ma non sono abbastanza informata) la città dei 15 minuti è sinonimo di gentrificazione. Cioè fornire attrazioni e cose belle per chi si può permettere di vivere in un quartiere centrale e - come sottolinea l'articolo - fare lavori senza orari, o da remoto. In realtà l'idea dei 15 minuti sarebbe importante in quei quartieri in cui non ci sono scuole, non ci sono biblioteche, non ci sono cinema, non ci sono servizi di alcun genere. Ripensare la città come una somma di aree (collegate da un sistema di trasporto pubblico degno di questo nome e gratuito) in cui è possibile vivere e fare tutto - dal lavoro allo svago - senza prendere l'automobile, è immaginare una metropoli più sostenibile. Ma da noi funziona soprattutto per cacciare i residenti dai quartieri centrali della città